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Eliana Valenti di Studio 7B, è tra i 10 designer scelti, con E-clips, una parure in stampa 3D: collier rigido, bracciale a cerchio ed anello dai quali si può ottenere un attaccapanni a muro.
Brescia. In occasione della “Milano Design Week 2022”, l’Associazione DcomeDesign, rinnova la sua mission di promozione e diffusione della creatività femminile presentando la mostra «WhatAbout Me? Il gioiello scomposto», a cura di AntyPansera e coordinata da Patrizia Sacchi. L’esposizione animerà il terzo piano di Casa Museo Boschi Di Stefano dal 7 al 19 giugno 2022 esponendo dieci particolarissimi gioielli molto diversi tra loro, realizzati con materiali eterogenei, anche di riciclo, ma accomunati dalla facoltà di trasformarsi da bellissimi ornamenti per il corpo, a “complementi d’arredo” di ogni sorta.
Trascendendo il mero aspetto estetico che da sempre influenza la realizzazione di gioielli e monili, questi dieci oggetti sono dunque in grado, mutando rapidamente nella forma e nell’aspetto, di scomporsi e ricomporsi utilmente in altro, “osando” interpretare più ruoli e funzioni, nel rispetto delle misure più consone che li rapportano al corpo in quanto gioielli. A realizzarli, undici designer che hanno lavorato a quattro mani o singolarmente, un gruppo eterogeneo di artiere, termine caro all’Associazione DcomeDesign: artigiane/artiste che sanno coniugare intelletto – nel guardare “dentro” alle cose -, al fatto a mano e alla passione, per dare vita ad un lavoro realizzato con il cuore.
Tra queste, la bresciana Eliana Valenti di Studio 7B, con E-clips (il nome gioca sul concetto di Eclissi e sulla clip d’aggancio), una parure in stampa 3D dalle linee minimal: collier rigido, bracciale a cerchio ed anello dai quali si può ottenere un attaccapanni a muro grazie ad una nuova composizione dei singoli elementi resa possibile da meccanismi e agganci celati. Le parti sono state prototipate in PLA, prevedendo l’oggetto finale in lega di bronzo tramite tecnologia DMLS, sinterizzazione di lega metallica. Per portare alla luce il progetto, la collaborazione con il designer Giovanni Tomasini e l’Associazione Culturale FabLab Brescia, dedita alle nuove tecnologie.
A comporre la rosa dei dieci gioielli provenienti da tutta Italia, Cristina Busnelli, con la collana Caliset; Michela Cavagna e l’orecchini-spill aAp-peso; il team Fresa Venezia design con il pendente trasformabile Forcella;Chiara Frigerio, e il suo Fiore all’occhiello, Marlisa Marasco e la collana Mo’,Tiziana Redavid, con il bracciale Metamorfosi (Épi – Taraxacum); la designer Sabrina Sguanci e la tessitrice Laura De Cesare conSolare; Bosco di lucciole dell’architetta Antonella Veneziae il bracciale Zen di Monica Pilenghi.
I dieci gioielli “scomposti”, presentati all’ultimo piano di Casa Boschi Di Stefano, saranno allestiti su arredi in marmo di RudyFaissale Lit Studio, realizzati da Pietre di Rapolano, storica azienda fiorentina che prende il nome dalla pietra dalle raffinate cromie. A corollario della mostra, un catalogo con testi di AntyPansera e introduzione di Maria Fratelli, progettato e coordinato dalla designer della comunicazione Patrizia Sacchi e edito dall’Associazione DcomeDesign.
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