Le "spine" del Trabocchi Line: "Più che portabici hanno installato appendiabiti" - Zonalocale

2022-07-30 02:41:56 By : Mr. Denny Wood

in Attualità, Vasto 8 Agosto 2021 8 Agosto 2021 by Redazione Zonalocale Le “spine” del Trabocchi Line: “Più che portabici hanno installato appendiabiti” La denuncia di Giancarlo Odoardi È stato lanciato l’anno scorso per incentivare il turismo sostenibile e l’uso congiunto di treno e bici (anche in virtù della realizzazione della Via Verde), ma il servizio Trabocchi Line sta suscitando più di una perplessità negli utenti. A raccontarci l’esperienza e le difficoltà avute è Giancarlo Odoardi , coordinatore Fiab Abruzzo-Molise , che domenica scorsa ha deciso di usare il servizio per raggiungere Vasto e il tratto della Via Verde di questa parte di costa. “Incursione a sud, lungo la Via Verde della Costa dei Trabocchi, per scoprire il tratto ciclabile Punta Penna-Vasto (hanno aperto le gallerie) a partire dalla stazione di Porto di Vasto. A poca distanza il camping Grotta del Saraceno dove intercetto l’evento organizzato da Legambiente per il passaggio della Goletta Verde.  Partenza in treno+bici dalla stazione di Francavilla: Regionale trabocchi Line 19787. Dita incrociate: potrei non trovare lo stallo libero per la mia due ruote. E invece i posti ci sono eccome. Solo che lo spazio dedicato alle bici è cambiato: non più due banali binari a terra, ma ben 6 slot verticali , con sedili a scomparsa. Il treno è un po’ affollato (c’è gente del giorno precedente rimasta bloccata per via dell’incendio in Pineta e l’interruzione della linea). Ma lo spazio dedicato alla bici va liberato per quell’uso. Ci provo. La mia due ruote pesa circa 15 kg: bisogna tirarla su, metterla in verticale, agganciare la ruota anteriore all’uncino posto in alto e infilare la ruota posteriore nella pinza sottostante. Sembra facile, ma dopo diversi tentativi mi accorgo che, complice anche il treno ormai in movimento, l’impresa si fa ardua. Faccio diversi tentativi, cercando anche di rimanere in piedi, ma niente.  Credo di essere un tipo atletico, alto 1,75 mt, longilineo e abbastanza abile, ma evidentemente non è sufficiente essere tale. Un ragazzo della numerosa comitiva a bordo si offre di aiutarmi e in due sistemiamo il mezzo. Lo vedo precario, tanto da controllare che il sistema di ancoraggio tenga. Ma sono preoccupati anche alcuni passeggeri che si trovano nelle vicinanze. A Ortona salgono altre due bici a pedalata assistita : peso circa 25 kg. Si guardano intorno e capiscono subito che dovranno fare il viaggio rimanendo in piedi di fianco al loro mezzo. Scambiamo due chiacchiere. Di sconforto. Questo treno fa parte della proposta Trabocchi Line lanciata da Trenitalia e Regione Abruzzo . I due ragazzi hanno noleggiato la bici a Ortona per percorrere la pista ciclabile della Costa dei Trabocchi. I treni con il pittogramma esterno del trasporto bici c’è. Ma la cosa non funziona. Durante il viaggio ho riguardato il sistema e ho capito questo: chi l’ha progettato lo ha fatto utilizzando il Cad (programma di disegno elettronico), si sarà messo di fronte alla parete del treno da attrezzare e con il mouse avrà incollato i singoli stalli nello spazio a disposizione, mettendocene sei, e poi, sempre drag and drop, avrà simulato l’aggancio di una o più bici, stando attento ad alternare in altezza le singole postazioni (le dispari in alto, le pari più in basso). Risultato? Catastrofico. Nessuno mette su la bici con il mouse e una volta sistemata una, manca lo spazio di manovra per mettere le altre . Nessuna considerazione del peso dei mezzi, men che meno della larghezza del manubrio, significativa nel caso di mountain bike, né tanto meno delle abilità dei passeggeri, presunti super atleti. Inutile dire che la fatica e il disagio per agganciare la bici si ripetono per metterla giù. Poi bisogna ancora scendere dal treno sulla banchina e, se non si è al primo binario, farsi lunghe scalinate in discesa e in salita.  A pensarci bene, quello che hanno sistemato sul treno sembra più un appendiabiti da parete che un portabici “. di Redazione (redazione@zonalocale.it) Condividi su Facebook Condividi su Whatsapp Condividi su Twitter Tags: giancarlo odoardimobilità sostenibileregione abruzzotrabocchi linetrenitaliaturismovia verdevia verde della costa teatina Inserisci il tuo commento Scrivi il tuo messaggio di cordoglio 0 0 voti Article Rating Iscriviti Login Notificami Nuovi commenti di seguito al mio nuove repliche ai miei commenti Label {} [+] Nome* Email* Label {} [+] Nome* Email* 0 Commenti Inline Feedbacks Vedi tutti Articoli correlati Related Posts Abruzzo Trenitalia, carrozze Tuttobici viaggiano sui binari dell’Abruzzo 29 Luglio 2022 Attualità Nasce a Fossacesia Marina lo sportello di informazioni ed accoglienza turistica (IAT) 20 Luglio 2022 Ambiente Sinistra per Vasto: “Puntare al turismo sostenibile” 13 Luglio 2022 Abruzzo “Abruzzo, che bella sorpresa!”, presentata oggi la nuova campagna regionale di promozione turistica 12 Luglio 2022 L'Editoriale della domenica L’onda “buona” del Covid 10 Luglio 2022 Attualità I consiglieri comunali di FDI: “Non sarebbe bello rinterrare lo scarico delle acque bianche?” 6 Luglio 2022 ANNUNCI DI LAVORO Addetto/a allo smistamento Cameriere/a di sala per servizio serale Pubblica le tue offerte di lavoro su zonalocale.it SCOPRI DI PIÚ AUGURI Buon onomastico Anna Marcotrigiano! by Miriam Giangiacomo 26 Luglio 2022 0 Auguri dottoressa Francesca Bolami! by Miriam Giangiacomo 25 Luglio 2022 0 Buon anniversario di matrimonio Rita e Alfredo! by Miriam Giangiacomo 24 Luglio 2022 0 Auguri di buon compleanno, Carla Manfra! by Miriam Giangiacomo 23 Luglio 2022 0 INVIA I TUOI AUGURI NECROLOGI Daniel Dragomir by Agenzia La Concordia 29 Luglio 2022 0 Fernando Oscar Di Domenico by Agenzia Lemme 28 Luglio 2022 0 Giulia Palazzuolo by Agenzia Lemme 27 Luglio 2022 0 ANGELO ALTIERI by Agenzia Preta 27 Luglio 2022 0 TUTTI I NECROLOGI in Attualità, Vasto 8 Agosto 2021 Le “spine” del Trabocchi Line: “Più che portabici hanno installato appendiabiti” La denuncia di Giancarlo Odoardi È stato lanciato l’anno scorso per incentivare il turismo sostenibile e l’uso congiunto di treno e bici (anche in virtù della realizzazione della Via Verde), ma il servizio Trabocchi Line sta suscitando più di una perplessità negli utenti. A raccontarci l’esperienza e le difficoltà avute è Giancarlo Odoardi , coordinatore Fiab Abruzzo-Molise , che domenica scorsa ha deciso di usare il servizio per raggiungere Vasto e il tratto della Via Verde di questa parte di costa. “Incursione a sud, lungo la Via Verde della Costa dei Trabocchi, per scoprire il tratto ciclabile Punta Penna-Vasto (hanno aperto le gallerie) a partire dalla stazione di Porto di Vasto. A poca distanza il camping Grotta del Saraceno dove intercetto l’evento organizzato da Legambiente per il passaggio della Goletta Verde.  Partenza in treno+bici dalla stazione di Francavilla: Regionale trabocchi Line 19787. Dita incrociate: potrei non trovare lo stallo libero per la mia due ruote. E invece i posti ci sono eccome. Solo che lo spazio dedicato alle bici è cambiato: non più due banali binari a terra, ma ben 6 slot verticali , con sedili a scomparsa. Il treno è un po’ affollato (c’è gente del giorno precedente rimasta bloccata per via dell’incendio in Pineta e l’interruzione della linea). Ma lo spazio dedicato alla bici va liberato per quell’uso. Ci provo. La mia due ruote pesa circa 15 kg: bisogna tirarla su, metterla in verticale, agganciare la ruota anteriore all’uncino posto in alto e infilare la ruota posteriore nella pinza sottostante. Sembra facile, ma dopo diversi tentativi mi accorgo che, complice anche il treno ormai in movimento, l’impresa si fa ardua. Faccio diversi tentativi, cercando anche di rimanere in piedi, ma niente.  Credo di essere un tipo atletico, alto 1,75 mt, longilineo e abbastanza abile, ma evidentemente non è sufficiente essere tale. Un ragazzo della numerosa comitiva a bordo si offre di aiutarmi e in due sistemiamo il mezzo. Lo vedo precario, tanto da controllare che il sistema di ancoraggio tenga. Ma sono preoccupati anche alcuni passeggeri che si trovano nelle vicinanze. A Ortona salgono altre due bici a pedalata assistita : peso circa 25 kg. Si guardano intorno e capiscono subito che dovranno fare il viaggio rimanendo in piedi di fianco al loro mezzo. Scambiamo due chiacchiere. Di sconforto. Questo treno fa parte della proposta Trabocchi Line lanciata da Trenitalia e Regione Abruzzo . I due ragazzi hanno noleggiato la bici a Ortona per percorrere la pista ciclabile della Costa dei Trabocchi. I treni con il pittogramma esterno del trasporto bici c’è. Ma la cosa non funziona. Durante il viaggio ho riguardato il sistema e ho capito questo: chi l’ha progettato lo ha fatto utilizzando il Cad (programma di disegno elettronico), si sarà messo di fronte alla parete del treno da attrezzare e con il mouse avrà incollato i singoli stalli nello spazio a disposizione, mettendocene sei, e poi, sempre drag and drop, avrà simulato l’aggancio di una o più bici, stando attento ad alternare in altezza le singole postazioni (le dispari in alto, le pari più in basso). Risultato? Catastrofico. Nessuno mette su la bici con il mouse e una volta sistemata una, manca lo spazio di manovra per mettere le altre . Nessuna considerazione del peso dei mezzi, men che meno della larghezza del manubrio, significativa nel caso di mountain bike, né tanto meno delle abilità dei passeggeri, presunti super atleti. Inutile dire che la fatica e il disagio per agganciare la bici si ripetono per metterla giù. Poi bisogna ancora scendere dal treno sulla banchina e, se non si è al primo binario, farsi lunghe scalinate in discesa e in salita.  A pensarci bene, quello che hanno sistemato sul treno sembra più un appendiabiti da parete che un portabici “. di Redazione (redazione@zonalocale.it) Condividi su Facebook Condividi su Whatsapp Condividi su Twitter Tags: giancarlo odoardimobilità sostenibileregione abruzzotrabocchi linetrenitaliaturismovia verdevia verde della costa teatina Inserisci il tuo commento Scrivi il tuo messaggio di cordoglio 0 0 voti Article Rating Iscriviti Login Notificami Nuovi commenti di seguito al mio nuove repliche ai miei commenti Label {} [+] Nome* Email* Label {} [+] Nome* Email* 0 Commenti Inline Feedbacks Vedi tutti Articoli correlati Related Posts Abruzzo Trenitalia, carrozze Tuttobici viaggiano sui binari dell’Abruzzo 29 Luglio 2022 Attualità Nasce a Fossacesia Marina lo sportello di informazioni ed accoglienza turistica (IAT) 20 Luglio 2022 Ambiente Sinistra per Vasto: “Puntare al turismo sostenibile” 13 Luglio 2022 Abruzzo “Abruzzo, che bella sorpresa!”, presentata oggi la nuova campagna regionale di promozione turistica 12 Luglio 2022 L'Editoriale della domenica L’onda “buona” del Covid 10 Luglio 2022 Attualità I consiglieri comunali di FDI: “Non sarebbe bello rinterrare lo scarico delle acque bianche?” 6 Luglio 2022 ANNUNCI DI LAVORO Addetto/a allo smistamento Cameriere/a di sala per servizio serale Pubblica le tue offerte di lavoro su zonalocale.it SCOPRI DI PIÚ AUGURI Buon onomastico Anna Marcotrigiano! by Miriam Giangiacomo 26 Luglio 2022 0 Auguri dottoressa Francesca Bolami! by Miriam Giangiacomo 25 Luglio 2022 0 Buon anniversario di matrimonio Rita e Alfredo! by Miriam Giangiacomo 24 Luglio 2022 0 Auguri di buon compleanno, Carla Manfra! by Miriam Giangiacomo 23 Luglio 2022 0 INVIA I TUOI AUGURI NECROLOGI Daniel Dragomir by Agenzia La Concordia 29 Luglio 2022 0 Fernando Oscar Di Domenico by Agenzia Lemme 28 Luglio 2022 0 Giulia Palazzuolo by Agenzia Lemme 27 Luglio 2022 0 ANGELO ALTIERI by Agenzia Preta 27 Luglio 2022 0 TUTTI I NECROLOGI

È stato lanciato l’anno scorso per incentivare il turismo sostenibile e l’uso congiunto di treno e bici (anche in virtù della realizzazione della Via Verde), ma il servizio Trabocchi Line sta suscitando più di una perplessità negli utenti.

A raccontarci l’esperienza e le difficoltà avute è Giancarlo Odoardi , coordinatore Fiab Abruzzo-Molise , che domenica scorsa ha deciso di usare il servizio per raggiungere Vasto e il tratto della Via Verde di questa parte di costa.

“Incursione a sud, lungo la Via Verde della Costa dei Trabocchi, per scoprire il tratto ciclabile Punta Penna-Vasto (hanno aperto le gallerie) a partire dalla stazione di Porto di Vasto. A poca distanza il camping Grotta del Saraceno dove intercetto l’evento organizzato da Legambiente per il passaggio della Goletta Verde.  Partenza in treno+bici dalla stazione di Francavilla: Regionale trabocchi Line 19787.

Dita incrociate: potrei non trovare lo stallo libero per la mia due ruote. E invece i posti ci sono eccome. Solo che lo spazio dedicato alle bici è cambiato: non più due banali binari a terra, ma ben 6 slot verticali , con sedili a scomparsa. Il treno è un po’ affollato (c’è gente del giorno precedente rimasta bloccata per via dell’incendio in Pineta e l’interruzione della linea). Ma lo spazio dedicato alla bici va liberato per quell’uso. Ci provo.

La mia due ruote pesa circa 15 kg: bisogna tirarla su, metterla in verticale, agganciare la ruota anteriore all’uncino posto in alto e infilare la ruota posteriore nella pinza sottostante. Sembra facile, ma dopo diversi tentativi mi accorgo che, complice anche il treno ormai in movimento, l’impresa si fa ardua. Faccio diversi tentativi, cercando anche di rimanere in piedi, ma niente.  Credo di essere un tipo atletico, alto 1,75 mt, longilineo e abbastanza abile, ma evidentemente non è sufficiente essere tale. Un ragazzo della numerosa comitiva a bordo si offre di aiutarmi e in due sistemiamo il mezzo. Lo vedo precario, tanto da controllare che il sistema di ancoraggio tenga. Ma sono preoccupati anche alcuni passeggeri che si trovano nelle vicinanze.

A Ortona salgono altre due bici a pedalata assistita : peso circa 25 kg. Si guardano intorno e capiscono subito che dovranno fare il viaggio rimanendo in piedi di fianco al loro mezzo. Scambiamo due chiacchiere. Di sconforto.

Questo treno fa parte della proposta Trabocchi Line lanciata da Trenitalia e Regione Abruzzo . I due ragazzi hanno noleggiato la bici a Ortona per percorrere la pista ciclabile della Costa dei Trabocchi. I treni con il pittogramma esterno del trasporto bici c’è. Ma la cosa non funziona. Durante il viaggio ho riguardato il sistema e ho capito questo: chi l’ha progettato lo ha fatto utilizzando il Cad (programma di disegno elettronico), si sarà messo di fronte alla parete del treno da attrezzare e con il mouse avrà incollato i singoli stalli nello spazio a disposizione, mettendocene sei, e poi, sempre drag and drop, avrà simulato l’aggancio di una o più bici, stando attento ad alternare in altezza le singole postazioni (le dispari in alto, le pari più in basso). Risultato? Catastrofico.

Nessuno mette su la bici con il mouse e una volta sistemata una, manca lo spazio di manovra per mettere le altre . Nessuna considerazione del peso dei mezzi, men che meno della larghezza del manubrio, significativa nel caso di mountain bike, né tanto meno delle abilità dei passeggeri, presunti super atleti.

Inutile dire che la fatica e il disagio per agganciare la bici si ripetono per metterla giù. Poi bisogna ancora scendere dal treno sulla banchina e, se non si è al primo binario, farsi lunghe scalinate in discesa e in salita.  A pensarci bene, quello che hanno sistemato sul treno sembra più un appendiabiti da parete che un portabici “.

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È stato lanciato l’anno scorso per incentivare il turismo sostenibile e l’uso congiunto di treno e bici (anche in virtù della realizzazione della Via Verde), ma il servizio Trabocchi Line sta suscitando più di una perplessità negli utenti.

A raccontarci l’esperienza e le difficoltà avute è Giancarlo Odoardi , coordinatore Fiab Abruzzo-Molise , che domenica scorsa ha deciso di usare il servizio per raggiungere Vasto e il tratto della Via Verde di questa parte di costa.

“Incursione a sud, lungo la Via Verde della Costa dei Trabocchi, per scoprire il tratto ciclabile Punta Penna-Vasto (hanno aperto le gallerie) a partire dalla stazione di Porto di Vasto. A poca distanza il camping Grotta del Saraceno dove intercetto l’evento organizzato da Legambiente per il passaggio della Goletta Verde.  Partenza in treno+bici dalla stazione di Francavilla: Regionale trabocchi Line 19787.

Dita incrociate: potrei non trovare lo stallo libero per la mia due ruote. E invece i posti ci sono eccome. Solo che lo spazio dedicato alle bici è cambiato: non più due banali binari a terra, ma ben 6 slot verticali , con sedili a scomparsa. Il treno è un po’ affollato (c’è gente del giorno precedente rimasta bloccata per via dell’incendio in Pineta e l’interruzione della linea). Ma lo spazio dedicato alla bici va liberato per quell’uso. Ci provo.

La mia due ruote pesa circa 15 kg: bisogna tirarla su, metterla in verticale, agganciare la ruota anteriore all’uncino posto in alto e infilare la ruota posteriore nella pinza sottostante. Sembra facile, ma dopo diversi tentativi mi accorgo che, complice anche il treno ormai in movimento, l’impresa si fa ardua. Faccio diversi tentativi, cercando anche di rimanere in piedi, ma niente.  Credo di essere un tipo atletico, alto 1,75 mt, longilineo e abbastanza abile, ma evidentemente non è sufficiente essere tale. Un ragazzo della numerosa comitiva a bordo si offre di aiutarmi e in due sistemiamo il mezzo. Lo vedo precario, tanto da controllare che il sistema di ancoraggio tenga. Ma sono preoccupati anche alcuni passeggeri che si trovano nelle vicinanze.

A Ortona salgono altre due bici a pedalata assistita : peso circa 25 kg. Si guardano intorno e capiscono subito che dovranno fare il viaggio rimanendo in piedi di fianco al loro mezzo. Scambiamo due chiacchiere. Di sconforto.

Questo treno fa parte della proposta Trabocchi Line lanciata da Trenitalia e Regione Abruzzo . I due ragazzi hanno noleggiato la bici a Ortona per percorrere la pista ciclabile della Costa dei Trabocchi. I treni con il pittogramma esterno del trasporto bici c’è. Ma la cosa non funziona. Durante il viaggio ho riguardato il sistema e ho capito questo: chi l’ha progettato lo ha fatto utilizzando il Cad (programma di disegno elettronico), si sarà messo di fronte alla parete del treno da attrezzare e con il mouse avrà incollato i singoli stalli nello spazio a disposizione, mettendocene sei, e poi, sempre drag and drop, avrà simulato l’aggancio di una o più bici, stando attento ad alternare in altezza le singole postazioni (le dispari in alto, le pari più in basso). Risultato? Catastrofico.

Nessuno mette su la bici con il mouse e una volta sistemata una, manca lo spazio di manovra per mettere le altre . Nessuna considerazione del peso dei mezzi, men che meno della larghezza del manubrio, significativa nel caso di mountain bike, né tanto meno delle abilità dei passeggeri, presunti super atleti.

Inutile dire che la fatica e il disagio per agganciare la bici si ripetono per metterla giù. Poi bisogna ancora scendere dal treno sulla banchina e, se non si è al primo binario, farsi lunghe scalinate in discesa e in salita.  A pensarci bene, quello che hanno sistemato sul treno sembra più un appendiabiti da parete che un portabici “.

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