Da come mettere in ordine i capi a come ottimizzare lo spazio
Quanto conta avere un armadio ordinato? Tanto. Sopratutto perché l'ordine e la cura degli spazi in cui viviamo si riflette anche sul benessere interiore di chi li abita. L'armadio è, infatti, la rappresentazione di tutto ciò. Ecco perché è importante avere un guardaroba sistemato e ben organizzato dove mettere maglioni, camice, giacche, pantaloni, capispsalla e accessori in un certo modo. Insomma tutto quello che ci serve a portata di mano specialmente la mattina quando il tempo è risicato e la voglia e la creatività di fare i giusti abbinamenti con styling di tendenza rimangono, spesso, a letto. La frenesia del quotidiano non ci aiuta in questo rendendo l'armadio una spazio disorganizzato dove buttare le cose, arruffare magliette e perdere vestiti. Ma mai disperare! Tutto è possibile, anche avere e mantenere un armadio ordinato.
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Tra i vari metodi per organizzare l'armadio, c'è il metodo Kondo. Una tecnica, elaborata dalla scrittrice giapponese Marie Kondo, che ha riscosso un notevole successo a livello planetario. In cosa consiste? In poche regole ma chiare e, per chi lo ha testato, super efficaci per rinnovare e organizzare gli outfit nell'armadio. La prima consiste nello svuotare completamente l'armadio e visualizzare tutto l’abbigliamento che abbiamo così da iniziare, subito, a decidere quali vestiti tenere e quali invece eliminare, anzi regalare se in buone condizioni. Partendo magari dai vestiti fuori stagione, si selezionano per tipologia, gli indumenti che portano gioia ed energia positiva. Questi sono gli abiti da tenere, quelli che ci fanno stare bene e per questo che indosseremo spesso. Dopodiché, si passa all'organizzazione dell'armadio, vera e propria. Conservando una divisione per categorie, occorre dare lo spazio più a vista ai capi che indossiamo con più regolarità. Nei cassetti vanno le maglie, t-shirt e tutti quei pezzi ripiegabili da sistemare verticalmente in modo tale da essere facilmente individuabili. Le giacche, i cappotti e le camicie, tutto ciò che si può appendere, invece, si posiziona in ordine di lunghezza e di pesantezza.
Un modo di organizzare l’armadio, nato negli anni 70, molto più drastico e incisivo dal momento che alla base c'è l'idea di pochi capi capaci di dar vita a un guardaroba quasi perfetto ma con un numero limitato di pezzi. Essenziali, funzionali e soprattutto evergreen che ci permettano di risparmiare tempo e denaro, ma che al tempo stesso ci facciano sentire sempre bene. L'idea è di Susie Faux, proprietaria della boutique di abbigliamento “Wardrobe” nella Londra degli anni 70. Un armadio-capsula completo e senza tempo.
In un armadio perfetto, ordinato e organizzato, occorre sfruttare lo spazio in verticale magari inserendo dei ripiani extra in cui mettere i capi ripiegatili. Un'altra ottima opzione è quella di usare i contenitori a scatola che possono essere anche impilati e ancora meglio se trasparenti così da vedere cosa abbiamo messo dentro. Nella parte alta dell'armadio, poi, è meglio mettere tutto quello che non si usa nella stagione in corso.
Sempre valida poi la regola, condivisa anche dal metodo Kondo, di separare e catalogare i capi in base alla loro pesantezza e al colore, dai chiari agli scuri, senza stiparli. Importantissimo che gli abiti respirino e quelli a cui teniamo di più ma che usiamo poco, ci sono custodie ad hoc.
Organizzare un armadio piccolo non è facile come organizzare un armadio quattro stagioni, tuttavia, con l'aiuto di qualche piccolo espediente, è possibile recuperare spazio e organizzarlo in modo intelligente ed efficace. Prima cosa, usare contenitori, scatole e ceste da usare anche esternamente magari sopra l'armadio. Poi sfruttare grucce e appendini con ganci multipli così da ottimizzare lo spazio e sistemare tutto, ed infine valutare anche l'opzione di un baule, come supplemento dell'armadio.